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Standard e normative di cybersecurity nel settore automotive

L'industria automobilistica sta vivendo una trasformazione digitale senza precedenti, con l'introduzione di veicoli connessi, sistemi di guida autonoma e altre tecnologie avanzate. Questa evoluzione offre notevoli benefici in termini di efficienza, sicurezza e comfort per l'utente, ma introduce anche nuove vulnerabilità e sfide in termini di cybersecurity.

In questo articolo, analizziamo come comprendere e aderire agli standard e alle normative di cybersecurity diventa essenziale per proteggere i dati degli utenti e garantire la sicurezza dei veicoli.

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L’importanza della cybersecurity nell’automotive

L’importanza della cybersecurity nel settore automotive è diventata una priorità ineludibile per costruttori, fornitori e utenti finali. L’evoluzione tecnologica ha trasformato i veicoli in veri e propri centri dati su ruote, interconnessi con infrastrutture esterne, dispositivi personali, reti di comunicazione e, in alcuni casi, con altri veicoli. Questa interconnettività, sebbene offra vantaggi significativi in termini di funzionalità, efficienza energetica e sicurezza stradale, apre anche la porta a nuove vulnerabilità:

  • Crescita delle minacce informatiche: con l’aumentare della complessità dei sistemi automotive, cresce parallelamente la superficie di attacco per i malintenzionati. I cyber-attacchi possono variare da intrusioni remote volte a controllare funzioni critiche del veicolo, come sterzo, freni e motore, a furti di dati sensibili raccolti dai sistemi di bordo, inclusi dati personali e informazioni sulle abitudini di guida degli utenti.
  • Implicazioni legali e di reputazione: oltre ai rischi diretti per la sicurezza fisica e la privacy, le conseguenze di un attacco informatico possono includere gravi ripercussioni legali e di reputazione per i marchi automobilistici. La violazione dei dati personali può comportare sanzioni significative sotto regimi normativi come il GDPR in Europa, mentre un attacco che comprometta la sicurezza dei passeggeri può danneggiare irrimediabilmente la fiducia dei consumatori nel marchio.

Per affrontare queste sfide, l’industria automobilistica sta adottando una serie di misure di sicurezza informatica, che vanno dalla progettazione di veicoli con “security by design” all’implementazione di protocolli di comunicazione sicuri, sistemi di rilevamento delle intrusioni e capacità di risposta agli incidenti. La collaborazione tra costruttori, fornitori di componenti, esperti di sicurezza e autorità normative è fondamentale per stabilire standard comuni e pratiche di sicurezza efficaci.

Gli standard internazionali come l’ISO/SAE 21434 e i regolamenti come l’UN R155 rappresentano sforzi significativi per guidare l’industria verso un approccio unificato alla sicurezza informatica. Questi framework normativi stabiliscono requisiti per la gestione dei rischi, la progettazione sicura, l’identificazione e la mitigazione delle vulnerabilità, nonché per la gestione degli incidenti di sicurezza.

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Standard e normative chiave

ISO/SAE 21434

L’ISO/SAE 21434, titolato “Road vehicles — Cybersecurity engineering“, rappresenta un punto di riferimento cruciale per l’industria automobilistica nel contesto della crescente digitalizzazione e connettività dei veicoli. Questo standard internazionale è stato sviluppato congiuntamente dall’Organizzazione Internazionale per la Standardizzazione (ISO) e dalla Society of Automotive Engineers (SAE), evidenziando l‘importanza globale della sicurezza informatica nell’ambito dei veicoli stradali.
Si applica a una vasta gamma di veicoli connessi, inclusi automobili, camion e motociclette, coprendo l’intero ciclo di vita del veicolo, dalla concezione e progettazione alla produzione, operazione e dismissione. L’ampio ambito di applicazione sottolinea la necessità di considerare la sicurezza informatica come un elemento integrante in tutte le fasi dello sviluppo e del mantenimento del veicolo.

L’obiettivo fondamentale dello standard è garantire che la sicurezza informatica sia incorporata nei processi di ingegneria dei veicoli stradali. Questo implica la necessità di:

  • Identificare e valutare i rischi: ciò include l’analisi delle potenziali minacce informatiche e l’impatto che potrebbero avere sulla sicurezza e la privacy dei dati degli utenti e sulla funzionalità del veicolo.
  • Progettazione e sviluppo sicuri: l’integrazione di misure di sicurezza adeguate sin dalle prime fasi di progettazione del veicolo per prevenire vulnerabilità e mitigare i rischi identificati.
  • Gestione continua dei rischi: monitoraggio e aggiornamento costanti delle misure di sicurezza lungo tutto il ciclo di vita del veicolo per affrontare nuove minacce e vulnerabilità emergenti.

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UN R155 e UN R156

L’UN R155 e l’UN R156 rappresentano due fondamenti nella regolamentazione della sicurezza informatica e della gestione degli aggiornamenti software nei veicoli, introdotti dall’Economic Commission for Europe delle Nazioni Unite (UNECE). Questi regolamenti segnano un progresso significativo nel riconoscimento e nella normazione delle esigenze di sicurezza informatica nell’ambito dell’industria automobilistica su scala globale. Mentre l’UN R155 si concentra sulla cybersecurity dei veicoli, l’UN R156 si occupa dei processi di aggiornamento software, entrambi essenziali per garantire la sicurezza e l’affidabilità dei veicoli moderni.


Analizziamoli meglio:

  • UN R155: stabilisce per la prima volta requisiti legalmente vincolanti specifici per la cybersecurity dei veicoli. Il regolamento richiede ai costruttori di implementare un sistema di gestione della cybersecurity (CSMS – Cybersecurity Management System) efficace, per assicurare che i veicoli siano protetti da rischi informatici lungo tutto il loro ciclo di vita. Questo sistema deve essere in grado di prevenire, rilevare e rispondere ad attacchi informatici, guasti software e altre vulnerabilità che possono compromettere la sicurezza del veicolo e la privacy dei dati degli utenti.
  • UN R156: stabilisce linee guida per la gestione degli aggiornamenti software nei veicoli, un aspetto sempre più rilevante data l’importanza del software nella funzionalità e sicurezza dei veicoli moderni. Questo regolamento richiede che i costruttori implementino procedure sicure per l’aggiornamento del software, garantendo che gli aggiornamenti non compromettano la funzionalità del veicolo o espongano i sistemi a nuove vulnerabilità.

GDPR

I veicoli moderni, dotati di tecnologie avanzate per la connettività e l’elaborazione dei dati, possono raccogliere una quantità enorme di informazioni sugli utenti. Questi dati spaziano dalle abitudini di guida, alla localizzazione in tempo reale, fino alle preferenze personali e alle informazioni sull’utilizzo dei servizi connessi. Secondo il GDPR, tutti questi dati sono considerati personali se possono essere utilizzati direttamente o indirettamente per identificare un individuo, imponendo agli operatori del settore automotive obblighi specifici per la loro gestione.


Vediamo come i suoi principi fondamentali si applicano nel settore automotive:

  • Consenso informato: uno dei principi cardine del GDPR è il consenso informato. I costruttori di veicoli devono assicurarsi che gli utenti siano pienamente informati sul tipo di dati raccolti, sulle finalità del trattamento e su chi avrà accesso a questi dati. Il consenso deve essere esplicito e può essere revocato in qualsiasi momento dall’utente.
  • Minimizzazione dei dati: il principio di minimizzazione dei dati impone che vengano raccolti solo i dati strettamente necessari per gli scopi specificati. Ciò significa che i sistemi automobilistici connessi devono essere progettati per raccogliere il minimo indispensabile di informazioni personali e conservarle per un periodo limitato.
  • Sicurezza dei dati: il GDPR richiede l’adozione di misure tecniche e organizzative adeguate per garantire un livello di sicurezza proporzionato al rischio. Nel contesto dei veicoli connessi, ciò significa implementare robuste misure di cybersecurity per proteggere i dati personali da accessi non autorizzati, divulgazioni, alterazioni o distruzioni.
  • Diritti degli interessati: gli utenti hanno diritti estesi sotto il GDPR, inclusi il diritto all’accesso, alla rettifica, alla cancellazione dei dati (il “diritto all’oblio”), e alla portabilità dei dati. I costruttori di veicoli devono assicurarsi che i sistemi automobilistici consentano agli utenti di esercitare facilmente questi diritti.

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Sfide e opportunità

La crescente enfasi sulla cybersecurity nell’industria automobilistica, guidata come abbiamo visto dall’evoluzione delle normative e degli standard internazionali come l’ISO/SAE 21434, l’UN R155, l’UN R156 e il GDPR, presenta un insieme complesso di sfide e opportunità per i costruttori di veicoli.

Mentre navigare in questo panorama normativo richiede investimenti significativi in termini di tempo, risorse e competenze, offre anche la possibilità di stabilire nuovi benchmark di eccellenza nel settore, potenziando la sicurezza e guadagnando la fiducia dei consumatori.

Sfide

  • Complessità normativa: le aziende automotive devono confrontarsi con un quadro normativo globale frammentato e in rapido cambiamento. Questo implica la necessità di monitorare costantemente l’evoluzione delle leggi e dei regolamenti in diverse giurisdizioni, per garantire che i veicoli soddisfino tutti i requisiti legali necessari per essere commercializzati a livello internazionale.
  • Integrazione tecnologica: l’integrazione di sistemi di sicurezza informatica robusti nei veicoli richiede una profonda competenza tecnologica e la capacità di incorporare queste soluzioni sin dalle fasi iniziali di progettazione e sviluppo. Ciò può rappresentare una sfida, specialmente per i costruttori che devono aggiornare i processi esistenti per incorporare considerazioni di sicurezza che precedentemente non erano ritenute prioritarie.
  • Costi di implementazione: la conformità agli standard e regolamenti di cybersecurity può richiedere investimenti significativi, non solo per lo sviluppo di tecnologie e sistemi sicuri ma anche per la formazione del personale, la gestione del rischio e la certificazione. Per alcune aziende, particolarmente per i piccoli costruttori o i nuovi entranti nel mercato, questi costi possono rappresentare una barriera significativa.

Opportunità

  • Differenziazione sul mercato: adottare e promuovere attivamente un impegno verso la cybersecurity e la protezione dei dati personali può offrire ai costruttori di veicoli un vantaggio competitivo distintivo. In un’era in cui i consumatori sono sempre più consapevoli dei rischi informatici, un forte impegno in questo ambito può rafforzare il posizionamento del brand e la lealtà dei clienti.
  • Innovazione guidata dalla sicurezza: l’adeguamento a standard rigorosi di cybersecurity spinge le aziende automotive verso l’innovazione, incoraggiandole a esplorare nuove tecnologie e approcci alla sicurezza informatica. Questo può accelerare lo sviluppo di soluzioni avanzate, non solo per la protezione dai cyber-attacchi ma anche per l’efficienza operativa e l’esperienza dell’utente.
  • Fiducia dei consumatori: implementare misure di cybersecurity proattive e trasparenti migliora la fiducia e la percezione del marchio da parte dei consumatori. Mostrare un impegno chiaro e coerente nella protezione dei dati degli utenti e nella sicurezza dei veicoli può trasformarsi in una fiducia duratura e in una base di clienti fedeli.

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In un’era di crescente digitalizzazione dell’industria automobilistica, la cybersecurity diventa un elemento critico per la sicurezza e la fiducia dei consumatori. Standard e normative come ISO/SAE 21434, UN R155, UN R156 e GDPR forniscono un framework per affrontare le sfide della sicurezza informatica. Per i costruttori di veicoli, l’aderenza a questi standard non è solo una questione di conformità legale, ma un imperativo strategico per garantire la sicurezza e la resilienza dei loro prodotti in un panorama tecnologico in rapida evoluzione.

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