Il Progetto Automotive Hub
Il progetto Automotive Value Chain Hub
L’Automotive Value Chain Hub è un’iniziativa promossa da Assodigit per misurare e raccontare come la digitalizzazione stia cambiando l’intera filiera automotive: dalla supply chain a monte, fino al remarketing, al riciclo e ai nuovi modelli di mobilità.
L’obiettivo non è produrre report, ma fotografare lo stato dell’arte e trasformarlo in progetti concreti.
Da dove partiamo
Nel 2024 abbiamo lanciato un primo progetto pilota focalizzato sui concessionari, per misurare il grado di digitalizzazione dei dealer. Abbiamo analizzato i risultati insieme ad alcuni partner tecnologici, in un confronto aperto con il mercato, producendo i primi insight su processi, strumenti e competenze. Il pilota ci ha confermato due cose:
- il livello di digitalizzazione è minore rispetto ad altri settori, ed è molto diverso da un attore all’altro
- il concessionario da solo non basta: molti problemi (e molte opportunità) nascono a monte o a valle, nella relazione con costruttori, fornitori, logistica, after-sales, operatori dell’usato, ecc.
Da qui la decisione di fare un salto di scala: non più solo dealer, ma tutta la catena del valore automotive.
Perché guardiamo l’intera catena del valore
Nel mondo automotive ogni attore lavora su un pezzo di processo, ma:
- i dati viaggiano lungo tutta la catena
- i requisiti ESG/CSRD richiedono tracciabilità di filiera
- la cyber security non riguarda solo il singolo impianto o la singola concessionaria
- le scelte fatte su produzione, logistica e design dei servizi si riflettono su vendita, after-sales e circular economy.
Per questo l’Automotive Value Chain Hub non si ferma a un anello specifico, ma punta a fotografare:
- come sono digitalizzati i diversi blocchi della value chain
- quanto sono integrati tra loro (processi, dati, sistemi, persone)
- dove si creano i principali colli di bottiglia o rischi.
Questa prospettiva di sistema consente di conoscere il livello di maturità digitale di chi sta “a valle”. Ciò significa gestire meglio rischi operativi, ESG e cyber lungo tutta la catena.
Cosa fa concretamente l’Hub
In sintesi, l’Automotive Hub:
- misura la maturità digitale degli attori della filiera tramite una survey strutturata;
- costruisce un “Automotive Digital Value Chain Index”, un indice che consente confronti tra segmenti di filiera e nel tempo;
- analizza i dati per identificare aree critiche e best practice;
- mette intorno al tavolo aziende, sponsor e partner tecnologici per costruire casi d’uso concreti;
- produce output pubblici e riservati:
– report di sintesi,
– report di segmento,
– eventi, webinar, contenuti di approfondimento; - attiva progetti applicativi: assessment individuali, roadmap, iniziative di integrazione e formazione, sperimentazioni congiunte.
Come è strutturato il progetto
Per leggere in modo coerente una realtà complessa, utilizziamo un modello di:
- value chain estesa + alcune “lenti” trasversali.
I blocchi della catena del valore
La catena del valore viene rappresentata in sei grandi blocchi:
- Inbound Logistics
– fornitori, Tier 1–2–3, logistica in entrata, gestione componenti. - Operations (Production)
– processi produttivi, qualità, tracciabilità, manutenzione. - Outbound Logistics
– distribuzione veicoli finiti, hub di stoccaggio, compound, trasporto. - Sales
– dealer e gruppi retail, flotte, noleggio, broker, canali digitali. - Service (After-Sales)
– officine, ricambi, warranty, servizi connessi, telematica, customer care. - Circular Economy
– usato/remarketing, fine vita veicoli, riciclo e second life batterie, demolizione, reverse logistics.
Su questi blocchi distinguiamo:
- aree CORE (Sales, Service, Outbound Logistics, Circular Economy), dove andiamo più in profondità con analisi e progetti;
- aree SELETTIVE (Inbound Logistics, parte di Operations), dove poniamo domande mirate soprattutto su dati, integrazione, ESG, cyber;
- aree di CONTESTO, in cui i grandi player industriali agiscono più come sponsor, membri del board dell’hub e fonti di insight che come destinatari di consulenza operativa.
Le lenti trasversali (attività di supporto)
I blocchi della value chain vengono letti attraverso una serie di lenti cross-function.
Le chiamiamo “lenti” perché non sono linee di servizio, ma modi diversi di osservare l’impatto dei progetti digitali su processi e dati.Il baricentro resta sempre su tecnologia, integrazione e governo delle informazioni: quando emergono temi molto specialistici (ESG avanzato, progetti HR complessi, finanza strutturata, cyber di livello enterprise), l’Hub li intercetta e li affronta insieme a partner dedicati.
- IT & Integration – come sono costruite e collegate le piattaforme che sostengono i processi operativi (sistemi, architetture, integrazione tra piattaforme)
- Data & Governance – come vengono raccolti, strutturati e usati i dati per prendere decisioni, misurare performance e abilitare casi d’uso data/AI (raccolta, qualità, modelli decisionali, uso dei dati e dell’AI.)
- Cybersecurity – quanto i sistemi e le integrazioni sono esposti a rischi cyber e di supply chain, e se esiste almeno un quadro minimo di regole e responsabilità (sicurezza IT/OT, supply chain cyber risk.)
- ESG & CSRD / LCA – in che modo i dati necessari a ESG e sostenibilità vengono tracciati lungo la filiera (batterie, CO₂, impatti ambientali e sociali), e quanto sono affidabili e integrabili nei sistemi aziendali (misurazione e rendicontazione ambientale e sociale, tracciabilità di filiera.)
- Procurement & SRM – quanto il modo in cui vengono gestiti fornitori, contratti e informazioni di supply chain supporta (o ostacola) l’uso efficace di strumenti e dati (gestione fornitori e rischio di fornitura.)
- People – quanto l’organizzazione è pronta a usare davvero gli strumenti digitali: ruoli, competenze, formazione mirata ai nuovi processi e non iniziative “a pioggia” (competenze digitali, formazione, change management.)
- Finance & Risk – come vengono valutati e monitorati gli investimenti in digitalizzazione, quali KPI economici e di rischio sono collegati ai processi e ai sistemi (sostenibilità economica, gestione dei rischi operativi e finanziari.)
- Marketing & Customer Experience – come i dati e gli strumenti supportano la relazione con il cliente (B2C e B2B): customer journey, integrazione dei touchpoint, qualità delle informazioni lungo il ciclo di vita (customer journey, posizionamento, esperienza cliente B2C e B2B.)
A chi si rivolge
L’Automotive Value Chain Hub è pensato per: Aziende della filiera automotive OEM e Tier operatori logistici dealer e gruppi retail flotte e noleggio reti di officine, operatori ricambi player dell’usato, del riciclo, delle batterie, della circular economy Sponsor industriali e finanziariche vogliono posizionarsi come abilitatori di digitalizzazione e sostenibilità nella filiera (tech vendor, operatori logistici, captive, banche, assicurazioni, player ESG, ecc.).
Partner tecnologicicome system integrator, piattaforme dati/analytics, provider di soluzioni HR, cyber, ESG, che partecipano alla costruzione metodologica e ai progetti applicativi.
Vuoi saperne di più?
Se sei:
- un’azienda della filiera interessata a partecipare alla survey o ad approfondire il proprio posizionamento,
- un potenziale sponsor che vuole capire come inserirsi nel progetto,
- un partner tecnologico che vuole contribuire con competenze e soluzioni,
- puoi contattarci direttamente:
Perché associarsi?
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